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Alla tv pensaci tu!!

Accantonato il problema “tifo si, tifo no” questa settimana l’annoso dilemma è stato: riusciremo a vedere la partita contro Cantu’?

Per una settimana l’ufficio stampa della società è stato sommerso da domande impertinenti, facili illazioni, pedisseque punzecchiature e tutto perché si voleva mettere in evidenza che la società non aveva ancora trovato l’accordo con un’emittente televisiva. Dopo solo una giornata di campionato questa mancanza è stata interpretata come disinteresse e scarsa operosità, senza sapere che al vaglio del supermegadirettoregalattico ci sono state diverse opzioni; tuttavia i cattivissimi proprietari delle emittenti locali pretendevano di essere pagati per la produzione delle partite non accontentandosi, come compenso, della benevolenza della società e dell’appellativo di mediapatner che gli sarebbe stato attribuito ad accordo concluso. Vista l’ingratitudine delle emittenti avellinesi il direttore marketing – a proposito ma abbiamo un direttore marketing? – pare abbia raggiunto un accordo vantaggioso con un’emittente napoletana che si impegnerà a produrre la partita sollevando la società dall’imbarazzo di doversi autoprodurre la partita casalinga.

Ma è davvero così importante vedere le partite in trasferta o è solo un altro modo per cercare di attaccare la società?

Ricordo agli amanti del basket che, quando la squadra è in trasferta, ci si può aggiornare guardando il televideo oppure seguendo il “nuovissimo” play by play della lega. Ancora una volta mi chiedo perché prendersela con la società che, dopo solo una giornata di campionato, non ha ancora trovato una “televisione ufficiale”?

Ma poi, dico io, c’è l’ufficio stampa che, in maniera impeccabile, ci informa tramite la pagina ufficiale facebook di ciò che avviene sul parquet.

Perché non elogiare, quindi, le maestranze della società? Ma ci rendiamo conto che siamo l’unico club che manda comunicati stampa che scatenano interesse a livello nazionale? Mi riferisco alle note ufficiali di quest’estate che hanno scatenato polemiche sterili; vari siti internet ridicolizzavano le parole scritte da chi lavorava mentre noi, comodamente al mare, ci godevamo la calda estate. Tale accanimento è da ritenersi del tutto ingiustificato alla luce del grande ritorno di immagine che la società ha ottenuto.

Vi rendete conto che cosa c’è dietro ogni comunicato stampa?!?

Conferenze stampa da organizzare, blocco dello scrittore, interviste da programmare, blocco dello scrittore, tener sottocontrollo i mille siti su cui potrebbero circolare informazioni false e tendenziose, blocco dello scrittore, la valigia sempre pronta per le trasferte dove le mura della stanza d’albergo diventano gabbie di una prigione, blocco dello scrittore, presenziare a tutte le interviste traducendo simultaneamente le parole dei giocatori stranieri, blocco dello scrittore.

E non dimentichiamo il blocco dello scrittore!

E noi ci prendiamo la briga di ridicolizzare l’addetto stampa? Ci beffiamo dei suoi aggiornamenti live dai palazzetti d’Italia richiedendo a gran voce la presenza di una tv ufficiale che, in tal modo, gli sottragga il lavoro?

Io cosa ne penso?

Scusate, ho il blocco dello scrittore.

Pensiamo alle cose serie tipo: perché il pick&roll, noto schema d’attacco, è diventato meno offensivo del solito?

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