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GARGARISMI – “Mi ero illuso. Purtroppo invece ci vuole tempo”

Caro direttore,

siamo solo a dicembre, ma ho la sensazione che sia già tutto finito. Evaporato. Svanito. Campionato compromesso, d’altronde è inevitabile se continui a perdere (e ancora non abbiamo affrontato le prime 3!) e ad alternare prestazioni discrete ad altre inguardabili. Sono deluso, perché mi ero illuso: fino all’80’ della partita con la Turris ero convinto avessimo il potenziale per rimanere agganciati a Ternana e Bari. Non dico ottenere la promozione diretta per forza, perché le rivali sono molto attrezzate e soprattutto ci provano da più tempo, ma almeno rimanere li.

Invece no, invece siamo inghiottiti nella mediocrità e se è vero che i conti si fanno alla fine, quelli attuali sono deficitari e deludenti.

Un mercato a rilento, il Covid e le quarantene: ci sta tutto, ma se iniziamo a nasconderci dietro gli alibi, beh, vuol dire che in ogni caso non siamo così forti. E difatti, temo, non lo siamo.

Si, mi ero illuso, mi ero illuso che con questa proprietà tutto funzionasse subito al meglio come per magia, come se fosse scontato. Come se bastassero il blasone ed il passato per trasformarci in cigno da quel brutto anatroccolo che eravamo. Purtroppo invece ci vuole tempo. Tempo e pazienza. Costruendo poco alla volta e correggendo gli errori. La piazza però smania e la proprietà non ha nascosto le sue ambizioni e dunque il nervosismo cresce. Qualche errore è stato commesso e penso in particolare ad un centrocampo privo di un elemento davvero di classe: non lo è per caratteristiche De Francesco, chissà forse potrebbe esserlo Errico ma a quasi metà torneo è ancora un oggetto misterioso. Avrebbe potuto esserlo Di Paolantonio, ma non serve rivangare e rimuginare. Insomma, abbiamo (tutti, penso) sopravvalutato questa rosa. Chi ha sbagliato se ne assuma le responsabilità: senza esasperazioni né isterismi. Ma in fretta. C’è ancora margine per dare un senso a questa stagione. Senza parlare di B, per carità, ma almeno compiendo quel passo in avanti che diventi la base su cui costruire l’assalto alla promozione nel 2021-22.

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