
A distanza di trentasei anni (era il campioanto 1977/1978) l’Avelino sbanca il “Braglia” di Modena per 2-1. Secondo successo consecutivo per i biancoverdi dopo quello sul Catania e secondo risultato utile di fila. Nel primo tempo biancoverdi padroni del gioco ed arriva il doppio vantaggio firmato da Gigi Castaldo. La seconda frazione è nel segno della sofferenza ma non nel risultato finale.
MODENA (4-4-2): Pinsoglio, Marzorat (40’pt Calapai), Zoboli, Tonucci, Manfrin; Nizzetto, Osuji (11’ Nardini), Schiavone, Luppi, Granoche, Ferrari (67’st Gatto). A disp.: Manfredini, Slivka, Beltrame, Marsura, Martinelli, Rubin. All.: Novellino
AVELLINO (4-3-1-2): Gomis; Regoli (39’st Petricciuolo), Chiosa, Arini, Visconti; D’Angelo, Kone, Zito; Angeli (60’st Fabbro); Comi (81 st’ Arrighini), Castaldo. A disp.: Frattali, Bavena, Pozzebon, Soumarè, D’Attilio, Filkor. All.: Rastelli
ARBITRO: Minelli di Varese
MARCATORI: 18’pt Castaldo (A), 49’pt Castaldo (A), 55’ st Granoche (M)
NOTE. Ammoniti: 8’pt Osuji (M), 33’pt Nizzetto (M), Visconti (A), 49’pt Tonucci (M), 71’st Manfrin (M), 74’st Nizzetto (M), 75’st Schiavone (M), 86’st Manfrin (M); espulsi: 74’st Nizzetto (M), 86’st Manfrin (M); angoli: 9-5; recupero: 4’pt; 4’st
Sulla scia delle difficoltà difensive verificatesi in settimane con le squalifiche di Bittante, Pisacane e Ely e l’infortunio di Vergara, Rastelli decide di cambiare modulo passando dal canonico 3-5-2 ad un più prudente 4-4-2 con la novità di Arini centrale insieme a Chiosa con Visconti e Regoli a completare il pacchetto arretrato. Mediana composta da Kone vertice basso e capitan D’Angelo e Zito ad affiancare l’ex Pescara. In avanti si rivede Comi che fa coppia con Castaldo. Alle loro spalle la terza novità di giornata con Angeli ad agire dietro le due punte. Al 2’ punizione il Modena ha la prima occasione dell’incontro con Schiavone la cui viene ribattuta dalla difesa che sventa il pericolo. Al 6’ arriva la pronta risposta degli ospiti sull’asse Kone – Comi con la punta avellinese che carica il tiro ma il sinistro rasoterra dell’ex Novara è controllato da Pinsoglio. I lupi ci provano al 9’ con la punizione da circa venti metri di Visconti che si stampa sulla barriera. Il Modena cerca di dettare i propri ritmi provando a colpire gli avversari spingendo dalle corsie laterali per poi tentare le conclusioni centrali. Da vie centrali arriva il primo acuto dei biancoverdi: da una corta respinta della difesa canarina, il pallone carambola sui piedi di Kone che non ci pensa due volte e carica un destro violento che obbliga Pinsoglio ad un colpo di reni deviando in corner la sfera. Avellino volenteroso e per nulla timido in questo scorcio di gara. Un atteggiamento che viene premiato al 18’: Pinsoglio sbaglia l’uscita sul traversone di Angeli ostacolato da Comi. Il Modena reclama ma Comi salva il pallone sulla linea di tiro col pallone che si impenna e Castaldo è il più lesto di tutti di testa a respingere in porta, regalando il vantaggio ai lupi. La vera risposta dei canarini passa dai piedi di Ferrari che s’invola sulla corsia sinistra controllato da Arini. La punta emiliana scarica fuori per Schiavone da fuori area per la botta violenta che termina alla destra di Gomis. Il portiere senegalese è bravo a neutralizzare il tentativo di capitan Zoboli che cerca di sorprendere i lupi dopo una mischia in area di rigore. Sul finire della prima frazione di gioco, al 39’, gli irpini perdono Regoli per una contrattura muscolare che lascia il posto a Petricciuolo, al suo esordio in cadetteria. La scossa per il Modena non arriva che in pieno recupero becca il secondo goal. Fallo di Tonucci su Castaldo: per Minelli è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta l’ariete di Giugliano che non sbaglia, realizzando così la decima rete stagionale. Il rientro negli spogliatoi per il Modena è all’insegna dei fischi provenienti dalle tribune e dalla curva.
Nella ripresa il copione non cambia: dopo sei giri di lancette Comi in tuffo sfiora il tris ma Pinsoglio compie il miracolo. Il Modena, in preda alla confusione, riesce a venir fuori dalla propria area alzando il pressing a centrocampo. Una scelta che consente agli emiliani di accorciare le distanze al 55’ con Granoche che risolve una mischia in area battendo Gomis. L’estremo difensore irpino al 59’ è bravo a chiudere lo specchio della porta ipnotizzando il bomber uruguagio, dimenticato dalla difesa dell’Avellino che rischia al 66’ rischia con Fabbro su Ferrari che va per le terre ma Minelli lascia correre.
Il “Braglia” si scalda per alcune decisioni arbitrali poco gradite come l’espulsione di Nizzetto al 74’. I biancoverdi, costretti sulla difensiva, resistono agli assalti gialloblu trascinati da uno scatenato Luppi optando per il gioco di rimessa. Rastelli si gioca la carta Arrighini per dar linfa alla manovra. Si complicano le cose per il Modena che perde anche Manfrin che riceve la seconda ammonizione. Splende la stella, quella dell’Avellino accompagnato dalla carica dei cinquecento tifosi. Un successo contro ogni pronostico. Una vittoria da lupi.