SERIE B

L’Avellino spazza via anche il Brescia (0-2). Adesso lupi secondi !

PREMESSA AMARCORD: L’Avellino non espugnava Brescia da ben 33 anni! Stagione 1980/81. Risultato di 1-2. Unica vittoria in 15 partite ufficiali. Poi arrivò la sedicesima, datata 9 Novembre 2013.

Già, perché quest’Avellino ha deciso che è arrivato il momento di riscrivere la storia e di aggiornare in positivo le statistiche negative. Questa squadra vuol ribaltare le gerarchie e soverchiare gli equilibri della Serie B. E ci sta riuscendo alla grande. Nemmeno il Brescia ha potuto nulla. Lupi più cinici. Più compatti. Più grintosi. Più brillanti. Davvero superiori. Semplicemente più forti. Biancoverdi capaci anche di soffrire nel momento di maggiore spinta bresciana. Un solo tiro in porta per le rondinelle, complice la grande prova dell’insormontabile roccaforte irpina.

Il Brescia si presentava piuttosto incerottato. Tante le assenze pesanti come Caracciolo e Sodinha. Recupera, ma va in panca, Corvia. Bergodi si affida al 4-3-1-2. Cragno tra i pali. Mandorlini, Paci, Di Cesare e Scaglia nella linea a 4 di difesa. Benali, Budel e Grossi a centrocampo. Saba trequartista a sostegno di Juan Antonio e Oduamadi.

Rastelli costretto a fare meno dei soliti lungodegenti e di Bittante squalificato. Torna Peccarisi, fermato con il Palermo dal giudice sportivo. Tornano anche Castaldo e Fabbro, ma partono dalla panchina. Solito 3-5-2. Seculin in porta. Izzo, Peccarisi e Pisacane in difesa. Centrocampo muscoloso con D’Angelo, Arini e Schiavon. Sugli esterni agiscono Zappacosta e Millesi, al debutto stagionale dal primo minuto. In avanti rinnovata fiducia alla coppia SoncinGalabinov.

Circa 4mila spettatori presenti, di cui 200 anime biancoverdi provenienti da ogni parte d’Italia. Manto erboso reso pesante dalla pioggia caduta in abbondanza sulla cittadina lombarda. Dirige la gara il signor Borriello di Mantova.

L’Avellino mette subito le cose in chiaro. E’ qui a Brescia per giocarsela. Dopo solo 90 secondi lupi vicini al goal. Lob di Galabinov per lo scatto di Soncin. Il Cobra è defilato sulla sinistra, ma riesce lo stesso a coordinarsi per un preciso diagonale. Cragno si distende e devia in angolo. La risposta del Brescia, un minuto dopo, è affidata al destro di Oduamadi che però finisce in curva. Dopo quest’inizio piuttosto scoppiettante, inizia la fase di studio. I due team provano a perforare le difese altrui, che però non concedono nulla per circa 15 minuti. Al 18° Brescia pericoloso. Cross di Mandorlini per la testa di Saba, che però finisce ben lontano dalla porta di Seculin. Al 25° ci prova Zappacosta. Il suo tiro dai 30 metri è troppo pretenzioso e viene parato senza difficoltà da Cragno. Un minuto dopo Saba inventa una conclusione a giro che sorvola di poco l’incrocio dei pali. E’ l’Avellino a sbloccare a gara. Minuto 28. Punizione conquistata dai lupi sulla trequarti campo. Sul pallone ci va capitan Millesi. Il sinistro dell’esperto esterno biancoverde è sopraffino. Nel cuore dell’area di rigore, sulla traiettoria della punizione, c’è Galabinov. Il colpo di testa del bulgaro è perfetto. L’incornata è imparabile. Cragno resta pietrificato tra i pali mentre la sfera si insacca all’angolino. Avellino in vantaggio. 0-1 al Rigamonti. Fanno festa i 200 tifosi del settore ospiti. Padroni di casa che subiscono il contraccolpo psicologico, ma che tentano una reazione. Al 33° ci prova J.Antonio, con un tiro deviato, ben parato da Seculin. Ancora J.Antonio al 40°, con un sinistro che finisce a lato. Al 43° conclusione di Grossi che finisce molto alta sopra la traversa. Chiude il primo tempo un tentativo di Budel, anch’esso alto. Prima frazione di gioco che va in archivio senza recupero. Avellino decisamente bene, con le rondinelle che han provato a reagire dopo il goal del sempre più decisivo Galabinov. I lupi però hanno eretto un muro difensivo solidissimo, grazie soprattutto ad un Maurizio Peccarisi in giornata di grazia, che di testa le prende (e le prenderà) tutte.

Nella ripresa le cose cambiano. Il Brescia entra in campo con più grinta. Al 9° l’occasione più ghiotta per i padroni di casa. Cross dalla destra. Peccarisi non impatta bene il pallone nel tentativo di spazzare (unica imperfezione della partita del centrale avellinese). La sfera  finisce sui piedi di Di Cesare che conclude a rete. Tiro forte ma centrale. Si oppone Seculin. Pericolo scampato. Ma Brescia davvero aggressivo adesso. Gli uomini di Bergodi costringono l’Avellino nella propria metà campo, lasciando però tanto spazio ai possibili contropiedi avversari. Rastelli fiuta la grande occasione di chiudere la partita con qualche ripartenza. Per questa ragione, al 12°, il tecnico campano vara il primo cambio. Fuori Soncin, dentro Herrera. Non passa neanche un giro di lancette. Contropiede dell’Avellino. Herrera porta palla fino al limite dell’area. Poi allarga sulla destra per D’Angelo. Il centrocampista irpino finta il tiro di destro e torna sul sinistro. Quindi tenta la conclusione a rete ma colpisce male. Sulla traiettoria del tiro si avventa Herrera che non ci arriva. Ci arriva invece Mandorlini, che rischia anche l’autogol nel tentativo di spazzare via. L’Avellino si sveglia e viene su. Schiavon cerca la via del goal con un tiro dai 30 metri che si spegne a lato. Al 15° ci prova ancora Saba. Tiro deviato in corner. E proprio due minuti dopo Bergodi decide di sostituire Saba, non al meglio della condizione fisica. Al suo posto il giovane Valotti, 18 anni ancora da compiere, al suo esordio in B. Altro cambio al 24°. Dentro Kukoc, fuori Mandorlini. Al 26° portentosa discesa di Zappacosta che fa fuori due avversari. Apertura per Millesi sulla sinistra. Il capitano prova a mettere in mezzo, ma ne vien fuori un tiro cross a pallonetto che finisce fuori. Al 28° tenta Galabinov. Rasoterra debole e bel lontano dallo specchio della porta. I lupi son incontenibili e riconquistata palla ripartono velocemente mettendo in grande crisi il Brescia. E proprio sull’ennesimo contropiede, al 32°, Schiavon è lanciato a rete. Il numero 18 irpino si invola tutto solo verso la porta. Ma poco prima di entrare in area di rigore e ritrovarsi a tu per tu con Cragno, Benali lo stende da dietro. Espulsione diretta sacrosanta per fallo da ultimo uomo. Rondinelle in dieci. Al 34° Millesi pecca d’egoismo provando la conclusione in porta. Tiro alle stelle. Con le ultime forze il Brescia prova a venir su nel tentativo disperato di riagguantare il pareggio. Al minuto 36 punizione di Kukoc. Palla alta. Pochi istanti dopo Rastelli getta nella mischia il rientrante Gigi Castaldo, che rileva l’autore del goal, Andrey Galabinov. Valzer di cambi che prosegue con l’entrata di Coletti per uno spento Scaglia e di Fabbro per Izzo ( quest’ultimo, ammonito, salterà il derby con la Juve Stabia). Al 44° ci prova Oduamedi di testa. Sfera che termina fuori. Il signor Borriello concede 5 minuti di recupero. Un’eternità. Brescia che si affida ai lanci lunghi per il forcing finale. Avellino che arretra. Biancoverdi che però rigettano al mittente ogni lancio, cross, o conclusione in porta. E sull’ennesimo contropiede, l’Avellino mette la parola fine alla gara. Palla in profondità per Castaldo. Con una giocata d’alta classe il bomber biancoverde fa fuori Coletti, che però rinviene sul bomber irpino. Castaldo punta nuovamente il difensore bresciano ma non ha la forza di saltarlo. Allora sposta la palla sul destro, e prova la conclusione da fuori area. Il tiro (deviato leggermente, ma in modo decisivo dallo stesso Coletti) lascia ancora una volta di sasso Cragno. Game over al Rigamonti.

L’Avellino conquista i tre punti al termine di una prova di forza straordinaria. Tale aggettivo è più che giusto per descrivere la prestazione dei lupi. Una difesa impenetrabile e un Galabinov spietato sono le armi che portano Millesi e compagni alla vittoria. Senza dimenticare l’importante lavoro svolto dai centrocampisti, costretti al lavoro sporco, per conservare gli equilibri di squadra. Adesso l’Avellino è al secondo posto, in compagnia di Palermo ed Empoli (quest’ultimi giocheranno lunedì sera contro la Ternana) a quota 24 punti. Il Lanciano capolista pareggia e adesso il primo posto è a soli due punti. La 17esima piazza che vale la sicura salvezza è adesso lontana ben 11 punti. Domenica al Partenio arriverà la Juve Stabia. L’Empoli ospiterà il Lanciano. Se tutti gli ingranaggi gireranno nel verso giusto, l’Avellino può seriamente rischiare di ritrovarsi al pr….. Meglio non dirlo. L’importante è godersi questo momento magico e vivere alla giornata. Avanti così!

To be continued…

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