SERIE C

Messina, Capuano: “Avellino organico superiore, ecco il mio ricordo da allenatore biancoverde”

Le parole dell'allenatore della compagine siciliana

Si avvicina la sfida tra Messina ed Avellino. L’allenatore della formazione giallorossa Ezio Capuano, nella conferenza stampa di presentazione della gara, ha introdotto la partita contro i ragazzi allenati da mister Piero Braglia.

Noi abbiamo purtroppo dei positivi ancora e domani mattina abbiamo un altro ciclo di tamponi. Cercheremo di recuperare qualcuno dagli infortunati altrimenti saremo in difficoltà. Domani avremo delle assenze importanti, ma al loro posto andranno in campo dei ragazzi che fino ad ora hanno trovato poco spazio e sono convinto che daranno risposte ampiamente positive. Noi penso che nel preparare la partita siamo molto attenti, dal martedì fino al sabato conosciamo le caratteristiche dei giocatori ed anche i moduli dell’Avellino sia se dovesse giocare 3-5-2 o 4-3-3. Abbiamo lavorato su questi sistemi di gioco per fare la fase di non possesso. Nello specifico penso che l’Avellino ha un organico nettamente superiore alla categoria. Non hanno mai vinto in trasferta però hanno fatto delle grandi prestazioni. Io li ho studiati ed ho visto la partita fatta a Palermo ed hanno giocato bene, meritavano di più. L’unica gara che hanno steccato è stata quella di Monterosi, poi fuori casa hanno sempre fatto buone prestazioni”. 

Prosegue parlando dell’Avellino:Loro davanti hanno giocatori di categoria superiore, cioè Micovschi, Di Gaudio, Kanoute, Plescia e Maniero. Di cosa stiamo parlando. Poi se sono andati in gol con tanti giocatori, questa è bravura dell’allenatore. Quando una produce, crea e manda in rete così tanti giocatori differenti vuol dire che ci sono tante situazioni. Poi nel caso specifico credo che Braglia non abbia bisogno di presentazioni, la storia non si cancella”.

Sul suo passato sulla panchina biancoverde:Per me Avellino è stata e sarà uno dei momenti più felici della mia vita calcistica. Io volevo quella piazza. Avellino per me ha rappresentato un qualcosa di importantissimo nel calcio, io sono stato fiero e sarò orgoglioso di dire che sono stato allenatore dell’Avellino. È stata un cosa bellissima, gli amici più importanti della mia vita sono a Potenza e ad Avellino. È normale che è una partita particolare però il cuore va messo da parte. Il sentimento a volte ti porta fuori e ti fa andare al di là della ragione. Oggi sono l’allenatore del Messina, sicuramente mi farà piacere rivedere tanta gente di Avellino. Non si può cancellare quello che ho fatto lì, sono arrivato in una situazione di classifica difficile, in una situazione societaria drammatica, e alla fine ci siamo salvati ed abbiamo fatto i play-off. Poi l’esplosione di un ragazzo che voglio bene come un figlio, Parisi. Se dico altre cose di Avellino potrei commuovermi”.

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