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Avellino, Braglia: “Non finisce qui il campionato, dobbiamo leccarci le ferite”

Ecco le parole dell'allenatore della compagine biancoverde nel post gara

In quel di Catanzaro l’Avellino rimedia la seconda sconfitta stagionale. Ai margini della gara persa in casa dei calabresi, il tecnico della formazione irpina Piero Braglia ha analizzato l’incontro ai microfoni di Prima Tivvù.

Avevamo anche un giorno in meno di recupero, è successa la stessa cosa che è successa alla Juve Stabia con noi. Il primo tempo è stato equilibrato, dove noi abbiamo avuto le occasioni e loro anche. Nel secondo tempo non avevamo cambi, non avevamo attaccanti. Murano, Plescia e Di Gaudio erano a casa. Cambi obbligati e fai fatica. Abbiamo preso un gol su una deviazione, la partita poi gira e siamo venuti meno. Abbiamo cercato di cambiare dove avevamo giocatori ammoniti perché poi è successo anche il fatto di Dossena. Non finisce qui il campionato, anzi secondo me è appena iniziato. La partita era troppo importante, il nervosismo c’ero da tutte e due le parti. Però dopo 16 partite ci sta anche di cascare. L’importante è metterselo alle spalle, far tesoro degli errori e riiniziare da sabato. Dobbiamo prenderne atto e leccarci le ferite”.

Sulla decisione di far giocare Pane dal primo minuto:È una scelta mia, Pasquale ha fatto una buona gara“.

Su Kragl:Vedremo in futuro quello che potrà dare. Lui in questa settimana ha fatto il minimo perché se li fai lavorare poi non ce li hai a disposizione“.

Sul forfait di Murano:Jacopo ha fatto di tutto per poter esserci. Questa caviglia gli dà problemi, ha provato a correre ma non riesce“.

Sul campionato:Si è riaperto perché quando una squadra perde in casa come ha fatto il Bari, e nelle ultime quattro ha dimostrato di non stare benissimo, secondo me i campionati non si vincono ora ma a marzo e aprile. Questo è un mese difficilissimo, non saremo noi gli unici a cascare”.

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