Avellino-Spezia, sfida a prova di creatività: cosa dicono i dati
Cosa aspettarsi dalla gara di sabato

Sabato al “Partenio-Lombardi” andrà in scena una sfida che, almeno sulla carta, promette più equilibrio che spettacolo. Avellino e Spezia si affronteranno infatti in un momento in cui c’è un dato in particolare che le accomuna: sono le due squadre con il minor numero di SCA (Shot-Creating Actions) dell’intera Serie B. I biancoverdi ne hanno collezionati 144, i liguri appena 117.
Lo SCA è un indicatore avanzato che misura le azioni che portano a un tiro, includendo passaggi chiave, dribbling riusciti e falli subiti. In sostanza, è un termometro della creatività offensiva. E i numeri parlano chiaro: Avellino e Spezia faticano a costruire occasioni da gol nitide.
Per l’Avellino di Biancolino, il dato è in parte mitigato da un rendimento casalingo solido, ma le ultime due gare senza reti segnate (Mantova e Juve Stabia) confermano una leggera involuzione nella produzione offensiva. La scarsa brillantezza di idee negli ultimi 30 metri si traduce talvolta in poca pericolosità, e il dato SCA lo certifica.
Lo Spezia, che ha deciso di confermare D’Angelo in panchina, vive una situazione simile, ma con numeri decisamente più preoccupanti. I liguri sono ultimi in questa speciale classifica, e la difficoltà nel creare gioco è uno dei motivi alla base del loro avvio stentato.
Il match di sabato potrebbe quindi essere deciso da episodi, palle inattive o errori individuali, più che da trame offensive elaborate. Per entrambe, sarà fondamentale alzare il livello della rifinitura, trovare soluzioni nuove e rompere la monotonia che ha caratterizzato le ultime uscite.
In un campionato come la Serie B, la differenza la fanno spesso i dettagli. E sabato, al “Partenio-Lombardi”, chi riuscirà a generare anche solo una manciata di azioni pericolose in più, potrebbe portare a casa tre punti pesantissimi.