All-In #AvellinoGiugliano: Casarini, il livello successivo
Il numero 99 possibile protagonista del derby
Per chi insegue grandi obiettivi, le insidie sono elementi naturali del percorso e, in certi casi, possono persino esaltare. A giudicare dalla reazione che l’Avellino di Pazienza ha sin qui avuto al cospetto di ogni tipo di difficoltà – infortuni, squalifiche, situazioni di svantaggio – è altamente probabile che per la formazione biancoverde sia così.
Come in un videogame, più si alza il livello di difficoltà e più i lupi aumentano i giri del proprio motore. Servirà anche questo nel derby di domani con il Giugliano di Bertotto. Una squadra in salute, che ha appena fermato il Benevento e arriva al “Partenio-Lombardi” con tutta l’intenzione di stupire.
Verso Avellino-Giugliano
Analizzando i momenti delle due formazioni, ci sono tutti gli ingredienti per affermare che la sfida di domani – fischio d’inizio alle 16:15 – sarà divertente ed equilibrata. Entrambe le squadre hanno dimostrato di saper giocare un calcio propositivo e, soprattutto, di vivere un ottimo momento dal punto di vista della condizione atletica.
L’ottimo Giugliano visto al “Vigorito” di Benevento impone all’Avellino la massima attenzione in fase difensiva, alla quale bisognerà poi ovviamente aggiungere l’ormai solito sangue freddo in quella offensiva, che ha portato i lupi a trovare 21 reti nelle ultime 10 partite, per una media superiore ai 2 a gara.
La parola d’ordine sarà dunque equilibrio. Solo in questo modo i biancoverdi potranno superare il difficile livello 14 di questo appassionante gioco chiamato “Serie C girone C”.
Un derby dal sapore di riscatto
Ad accrescere l’interesse intorno alla sfida del “Partenio-Lombardi” sono anche le storie di riscatto che entrambe le squadre incarnano. Avellino e Giugliano sono state infatti le prime due società a ricorrere al cambio in panchina, dopo un inizio di stagione francamente al di sotto delle aspettative.
Mentre i lupi avevano perso le prime due prima di salutare Rastelli, i tigrotti avevano racimolato appena 4 punti nelle prime cinque, bottino che aveva portato all’addio di Di Napoli. Con calma e costanza, in modalità e tempistiche differenti, Pazienza e Bertotto hanno saputo risollevare le due formazioni, rovesciando drasticamente il clima e le percezioni che le circondano.
A proposito di riscatto e di radicale cambio di prospettive, anche tra i singoli c’è una storia che merita di essere raccontata e che potrebbe sbloccare il livello di cui sopra: quella di Federico Casarini, il redivivo biancoverde, sicuro titolare anche nel match di domani.
Casarini, il livello successivo
Escluso a inizio anno dalla lista dei 25 stilata da Rastelli, Casarini ha scelto di rimanere ad Avellino contro l’opinione di tutti. Quella che sembrava una scelta illogica, però, per volere delle circostanze si è trasformata in una mossa a dir poco saggia.
Con l’avvento di Pazienza – suo ex compagno ai tempi del Bologna – e l’emergenza infortuni, Casarini si è ritrovato improvvisamente reintegrato e da quel momento in poi è diventato uno dei protagonisti del videogame biancoverde.
L’importanza dell’ex Novara e Alessandria è sotto gli occhi di tutti ed è certificata da alcuni dati statistici. Nei 316′ di campionato con lui in campo, infatti, l’Avellino ha realizzato 13 gol, subendone appena 1, ma soprattutto ha accumulato un parziale di 15 punti conquistati su 15.
Quando c’è Casarini, dunque, il lupo di Pazienza sembra avere una marcia in più, proprio come capita nei giochi quando si usano i cheat code. Per passare al livello successivo – e sigillare la sua storia di riscatto – ora il numero 99 deve compiere l’ultimo step. Ritrovando quel gol – l’ultimo arrivò il 27 novembre scorso – che al “Partenio-Lombardi” è già arrivato due volte, coincidendo con altrettanti successi del lupo. Sarà forse un “trucco” anche quello.
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