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Un fallo a favore trasformato in rigore contro: l’assurda decisione di Galipò

Il fischietto fiorentino ha sbagliato l'impossibile, al resto ha pensato l'Avellino

Un fallo subito trasformato in un calcio di rigore contro. Pensavamo di averle viste tutte eppure Galipò di Firenze, già reduce da un pessimo arbitraggio in Catania-Rimini in semifinale di Coppa Italia, ci ha clamorosamente smentiti.

Con una direzione di gara imbarazzante, il fischietto toscano ha indirizzato la partita, sbagliando anche a sfavore del Giugliano (Rigione andava espulso in occasione del secondo rigore concesso).

Il difensore, però, è stato punito per non aver commesso il fallo: come si vede nell’immagine di copertina è Giorgione a colpire Rigione in area, prima di crollare a terra assieme al difensore biancoverde.

Galipò ha prima assegnato la punizione (doppio errore, poiché il non fallo di Rigione era in area) e poi convinto dal suo assistente (pure lui in errore) ha indicato il dischetto, tra l’incredulità dei calciatori dell’Avellino.

Quindi, il colpo di scena: il rosso per proteste comminato a Sgarbi. Sviste clamorose a cui si sono aggiunti gli errori individuali dell’Avellino per il definitivo 3-2 del Giugliano.

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