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Cuppone-Avellino – Il Monopoli chiude, ma il diesse dice altro. La verità sta nel mezzo, non si parli di fake news

Le voci di mercato (occhio a come definirle) relative al possibile passaggio dell’attaccante Luigi Cuppone all’Avellino stanno assumendo con il passare delle ore i contorni della telenovela e del caso. Nella giornata di ieri è successo praticamente di tutto. Si è passati dalla firma imminente, come avevamo riportato dopo aver verificato scrupolosamente la notizia, alle valutazioni in corso da parte del Monopoli, con l’allenatore Scienza restio a liberare il calciatore. Fin qui tutto nella norma delle dinamiche di mercato. Ma la paradossalità sta nel comunicato emesso in serata dalla società pugliese, che ha negato ogni trattativa pregando gli organi di informazione di verificare “la veridicità delle notizie diffuse evitando di divulgarne di fantasiose e infondate”.

Che il Monopoli voglia tutelare i propri interessi a poche ore da una partita importante è assolutamente lecito, ma non si venga a parlare di deontologia professionale o di fake news. L’interesse dell’Avellino per Cuppone è serio e concreto. Forse al Monopoli da fastidio che si parli di trattativa o che la si descriva come vicina alla fumata bianca? È lecito anche questo, ma fino ad un certo punto. Pretendere la veridicità delle notizie riportate è doveroso, voler stoppare le voci sulla trattativa coincide invece con il negare il diritto all’informazione.

L’Avellino vuole Cuppone e il Monopoli lo sa, come confermato dalle parole del diesse dei pugliesi Massimo Cerri. Intervistato ieri da Radio Punto Nuovo, nel corso de “Il pomeriggio da supereroi”, il dirigente del Monopoli ha così parlato: “La situazione è un po’ particolare perché siamo a 48 ore da una partita importantissima con la Ternana e per noi è un fulmine a ciel sereno. La stiamo gestendo, vediamo. Sostituirlo in 48 ore sarebbe un problema. Adesso ne dobbiamo parlare con il presidente, l’allenatore, è una situazione molto fresca. L’interesse dell’Avellino è però innegabile. Non vogliamo ostacolare, ma bisogna dare il tempo di lavorare a tutti quanti. Non vogliamo fare ostruzione, però lavoriamo. Se ne riparla probabilmente lunedì”.

Le parole di Cerri sono chiare e sembrano cozzare con il comunicato poi emesso dalla società. Il diesse parla di “interesse innegabile” da parte dell’Avellino e aggiunge la necessità – da parte del Monopoli – di fare delle valutazioni prima di poterne riparlare. Ora non è forse questa una trattativa? Sul dizionario si definisce come tale “ogni attività preparatoria che, mediante scambio di proposte e controproposte, prelude alla conclusione di un accordo”. Se l’Avellino si è fatto avanti, avanzando una proposta, e il Monopoli – che tra l’altro non è il proprietario del cartellino – sta facendo delle valutazioni, perché non la si può definire tale?

Probabilmente la verità sta nel mezzo, dunque. Cioè l’Avellino vuole il calciatore, ma il Monopoli ci sta pensando e pare orientato verso il no. Ha tutte le ragioni del mondo per farlo, sia chiaro. Ma se fosse stata posta così la storia avrebbe un senso. Parlare di fake news e negare l’esistenza di una trattativa – o manifestazione di interesse, fate voi – è invece fuorviante.

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