Si ricomincia da dove ci eravamo lasciati: molto male. In una partita che avrebbe permesso ad Avellino di togliersi finalmente da quell’ultimo posto in classifica, i biancoverdi sono autori di una prova estremamente insufficiente. Catanzaro non dà l’aria di essere irresistibile, rimanendo però sempre avanti in ogni quarto, forte di un eccellente Cucco dalla lunga distanza e della solida coppia Moretti-Franco. La Scandone soffre principalmente nel proprio lato del campo, dove concede numerose conclusioni dall’arco, rivelatisi fondamentali per i calabresi. I tanti cambi difensivi di Catanzaro, che è passata continuamente dalla difesa a uomo a quella a zona, non hanno permesso di trovare continuità in attacco per Avellino, che troppo spesso si è rifugiata nelle individualità. I giallorossi si mettono ora a 4 punti di vantaggio sui biancoverdi, compiendo un importante passo dentro la zona playout. Si riducono quindi le possibilità per gli avellinesi, che dovranno vedersela principalmente con Monopoli e Reggio Calabria, quest’ultima prossima avversaria mercoledì alle 20:30.
Primo tempo
Prima della palla a due il rigoroso minuto di silenzio in memoria di Cesarino Maffei, storico giocatore ed allenatore della Scandone. Avellino parte con un quintetto composto da Costa, Marra, Sousa, Ani e Monina. I ritmi sono subito molto alti, con entrambe le squadra che vanno facilmente in transizione. Catanzaro cerca immediatamente l’allungo: i primi 13 punti sono tutti della coppia Franco-Moretti (2-13 al 4′). Un canestro di Ani e 5 punti in fila di Sousa permettono ai biancoverdi di tornare a -3. I calabresi commettono tanti falli, non sfruttati dai biancoverdi che sprecano numerosi tiri liberi. Il primo quarto si conclude con il punteggio di 14 a 20 in favore di Catanzaro che ha segnato tutti i suoi punti solamente con Franco e Moretti.
La difesa a zona dei calabresi mette in difficoltà la Scandone che non riesce a trovare canestri con costanza. Dall’altro lato Catanzaro comincia a segnare anche dalla lunga, trovando con Morciano il +9 a metà secondo quarto. Dopo qualche minuto di stallo, i lupi riescono a sbloccarsi offensivamente, costringendo Catanzaro a tornare alla difesa a uomo (27-31 al 17′). Un primo tempo poco spettacolare ma molto combattuto termina sul 33 a 36 per i calabresi.
Secondo tempo
Sousa apre immediatamente il secondo tempo con la tripla del pareggio, a cui risponde però Cucco, sempre da 3. Ani trova da rimbalzo offensivo il canestro che vale il primo vantaggio Avellino di tutta la partita ma ancora Cucco e Moretti riportano con due triple Catanzaro sul +5. I calabresi tornano a schierarsi a zona, mettendo di nuovo in difficoltà la Scandone. Il nervosismo porta ad un fallo tecnico ai danni di Ani, da cui nasce l’ennesima tripla di Cucco che vale il +11 (42-53 al 27′). Avellino riesce a rosicchiare due punti grazie ad un canestro di Marra, terminando il terzo quarto con il punteggio di 49 a 58.
La Scandone non vuole mollare la presa, recuperando numerosi palloni in difesa e trovando altri punti con una contropiede di Riccio e un arresto e tiro di Marra. Per Catanzaro però c’è ancora incredibilmente Cucco, che con la quinta tripla personale ricaccia a -9 i biancoverdi. Si accende finalmente Costa, che segna 5 punti in fila e collabora con Mazzarese per recuperare la palla del -4 a 2 minuti e mezzo dalla fine. Seguono minuti accesi, in cui tra falli, falli tecnici e falli non fischiati aumenta il già notevole nervosismo presente in partita. Alla fine ad emergere è Catanzaro, vincente con il punteggio di 68 a 76.
SCANDONE AVELLINO: Costa 5, Marra 15, Genovese NE, Sousa 13, Ani 12, Riccio 8, Monina 13, Mazzarese 2, Scianguetta NE, Mraovic NE, Trapani, De Blasi NE all. De Gennaro.
MASTRIA SPORT ACADEMY CATANZARO: Cucco 23, Battaglia 4, Procopio 8, Moretti 13, Franco 22, Tchintcharauli, Morciano 6, Tomcic all. Tunno