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Avellino, 10 in pagella. Ternana come Luna Rossa. Paganese, salto in alto alla Tamberi

L'analisi sulla 26° giornata

Avellino 10 e lode

L’Avellino liquida anche la pratica Casertana, infila il decimo risultato utile consecutivo e rafforza il secondo posto allungando sul Bari in classifica. Altra prova molto convincente dei biancoverdi che sin dall’avvio di gara hanno messo le cose in chiaro in merito all’andamento del match. La squadra di Braglia segue da tempo uno spartito ben preciso. Ordine, concentrazione, praticità. In alcuni sprazzi emergono anche trame di buona qualità, come nell’azione del secondo gol di ieri che se fosse stata chiusa dal tiro a volo di Carriero avrebbe meritato la standing ovation. Quel che conta alla fine è che Bernardotto abbia trovato lo stesso la rete, avvalorando ancor di più la tesi del mister che vuole tutti gli attaccanti caldi e pronti all’uso al momento opportuno. Il pareggio del Bari in quel di Catania, stavolta a Carrera non basta il guizzo di Cianci, consente ai lupi di appropriarsi in modo ancor più legittimo del secondo posto. Il vantaggio acquisito permette a Miceli e compagni di andare incontro al turno di riposo con la consapevolezza di rientrare poi comunque solitari alle spalle della Ternana. Che poi lo stop, per una squadra che vola, faccia bene o no (interrogativo che già assilla i supporter biancoverdi) lo dirà l’ostica trasferta sul campo del Catanzaro (rilanciato ieri dal colpo di Palermo) prevista per la ripresa.

Ternana come Luna Rossa

Altro giro, altra vittoria. La Ternana passa di prepotenza anche a Foggia (terzo ko di fila per Marchionni e all’orizzonte ecco il derby con il Bari) collezionando il 19° successo in 24 gare giocate. Gli umbri come Luna Rossa: foil in acqua e in volo verso l’obiettivo. Uno dei segreti vincenti dell’imbarcazione italiana, a cui vanno i complimenti per la vittoria della Prada Cup e gli auguri per l’imminente partenza dell’America’s Cup, è quello del doppio timoniere. Uno dei segreti vincenti delle Fere è quello di avere praticamente due squadre a disposizione. Cambiano le facce dei protagonisti ma non il risultato finale.

Paganese alla Tamberi

Nelle zone basse della classifica la Paganese fa suo il derby contro la Turris. Dopo il ko nello scontro diretto di Cava (23° giornata) gli azzurrostellati erano finiti in ultima posizione in classifica (con una gara in meno però rispetto ai metelliani). Da lì, con 7 punti in 3 gare è iniziata la risalita. Con un salto in alto alla Tamberi, applausi a Gimbo che sta tornando ai suoi livelli come testimonia il 2.35 saltato ieri agli Assoluti Indoor di Ancona, che hanno spinto gli uomini di Di Napoli dall’ultimo al quart’ultimo posto. Nel recupero di mercoledì con il Catania l’occasione, seppur non facile, di alzare ancora l’asticella ed uscire addirittura dalla zona playout. Pagani sorride, Torre Del Greco piange. La crisi nera della Turris non conosce freni. La favola del girone d’andata si è dissolta. Addio a Fabiano, toccherà ad altri (Caneo?) risalire la china. Per una squadra che, prima di guardare avanti (playoff) o indietro (playout), deve scavare dentro di sé. Per provare finalmente a ritrovarsi.

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