Focus Palermo – In trasferta pochi gol ma porta chiusa da 324’
L'analisi sul prossimo avversario dei biancoverdi
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Dopo il pareggio in casa del Bisceglie, la corsa dell’Avellino riprende con la sfida interna con il Palermo. Gara dal sapore playoff, contro una formazione attardata in classifica ma destinata a dire la sua da qui alla fine del torneo.
Numeri e curiosità
Il Palermo occupa attualmente la decima posizione in classifica, l’ultima utile per poter accedere alla lotteria dei playoff. La stagione dei rosanero, partiti con l’intento di essere protagonisti, è stata pesantemente condizionata dal Covid nella prima parte, con i siciliani costretti addirittura a giocare il derby con il Catania con soli 11 calciatori (più il portiere di riserva) a disposizione. Passata la bufera, gli uomini di Boscaglia hanno cominciato a risalire la china, facendo intravedere le tante qualità a disposizione, ma non sono ancora riusciti a trovare la giusta continuità per dare una sterzata importante all’annata e per risalire posizioni in graduatoria.
Il momento attuale
Nelle ultime cinque gare disputate si è evidenziata con forza la mancanza di continuità. Sia dal punto di vista del gioco che dei risultati. Nell’arco temporale preso in considerazione, i siciliani hanno raccolto 6 punti, frutto di 1 vittoria, 3 pareggi e 1 sconfitta. 4 i gol fatti, 4 anche quelli subiti. Dopo il blitz in casa della Cavese ci si attendeva un salto di qualità nelle sfide interne con Teramo e Francavilla da dove invece è arrivato solo 1 punto. Dopo lo scialbo 0-0 di Potenza è arrivata invece l’ottima prova al cospetto della capolista Ternana. Il miglior Palermo della stagione ha messo in grande difficoltà le Fere, andando molto vicino a rompere l’imbattibilità della formazione di Lucarelli.
Il cammino esterno
Lontano dalle mura amiche del Barbera, i rosanero hanno conquistato 10 punti (il 37% del totale), con 2 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte. 5 gol realizzati (peggior attacco esterno insieme con il Potenza), 8 subiti. Nelle ultime 5 trasferte sono arrivati 8 punti con le vittorie di Cava e Castellammare, i pareggi di Potenza e Vibo ed il ko di Foggia. Nelle ultime 4 gare è stato siglato solamente 1 gol (Rauti a Cava), ma al contempo la porta di Pelagotti è chiusa da 324 minuti (ultimo gol subito quello di Rocca al 36’ di Foggia-Palermo dello scorso 6 dicembre).
L’angolo tattico
La strada intrapresa da Boscaglia è quella del 4-3-3, modulo tattico utilizzato con grande frequenza nelle ultime settimane al posto del precedente 4-2-3-1. Al Partenio-Lombardi l’ex tecnico del Trapani dovrà fare i conti con l’assenza di Lucca, bomber dei rosanero (6 reti) e perno centrale del tridente offensivo. In virtù di ciò al centro dell’attacco dovrebbe tornare Saraniti, sostenuto ai suoi lati dalla velocità di Kanoute e Valente. Molto interessante il mix a centrocampo, dove la sapienza tattica di De Rose (arrivato dalla Reggina nel mercato invernale) dovrebbe combinarsi con la grinta dell’ex Salernitana Odjer e con la qualità di Luperini. Una mediana di gran valore, sinonimo di una grande sfida con l’altrettanto valido terzetto biancoverde.