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Focus Vibonese – Momento positivo con un portiere in vena di miracoli

Dopo la pesante sconfitta di Bari, per l’Avellino di Braglia arriva il momento della sfida interna con la Vibonese. Ultima gara dell’anno, al cospetto di una squadra che nell’ultimo periodo ha tenuto testa alle big del campionato.

Dopo aver divertito e sfiorato i playoff con Giacomo Modica nella scorsa stagione, la Vibonese è ripartita con un nuovo progetto tecnico ma con la stessa voglia di stupire. Il nuovo corso affidato ad Angelo Galfano ricalca quello precedente, con il giusto mix tra esperti e giovani determinato a raggiungere i propri obiettivi. Blindare al più presto la salvezza e provare ad aggiungere qualcosa in più.

La stagione dei rossoblù è stata fin qui pienamente in linea con le aspettative e sarebbe stata ancor più produttiva se per larghi tratti non fosse stata condizionata da Covid ed infortuni. I calabresi hanno offerto sempre buone prestazioni e si sono rilevati nell’ultimo periodo ostacolo non da poco per le big del torneo. Nelle ultime settimane è arrivata solo una vittoria (il blitz in casa della Casertana di Federico Guidi) ma i 4 punti raccolti nelle altre 5 gare sono stati portati a casa con squadre che occupano le posizioni più nobili della classifica del girone meridionale. Dopo aver fermato il sorprendente Foggia e spaventato la capolista Ternana (vittoriosa in rimonta soltanto nei minuti di recupero), gli uomini di Galfano hanno messo la museruola anche a Teramo (trovando per primi la via del gol nel fortino abruzzese), Bari e Palermo. Soffrendo, ma provando anche a piazzare il colpo a sorpresa.

Nell’ultimo periodo, con il tecnico che ha preferito con insistenza il 3-4-3 al 3-5-2 per sopperire all’emergenza venutasi a creare in mezzo al campo, sono stati diversi i giocatori rossoblù che si sono messi in evidenza. Tra Plescia (confermatosi bomber affidabile) e Rasi (interessante stantuffo sulla fascia mancina), in copertina è finito il portiere Leonardo Marson. Il friulano, classe 1998, ha rubato il posto da titolare al più esperto Mengoni ed ha guadagnato fiducia e complimenti con il passare delle giornate. Contro Bari (rigore parato ad Antenucci) e Palermo si è esaltato, compiendo interventi miracolosi a ripetizione e intascando voti alti dai cronisti al seguito.

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