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Di Marzio: “Le critiche caricano Braglia e sono una sua strategia, la Ternana non si suiciderà”

Ecco le parole del giornalista di Sky Sport

Il noto giornalista di Sky Sport Gianluca Di Marzio, ospite a Prima Tivvù, dopo essere stato telecronista della sfida del “Romeo Menti”, ha analizzato la vittoria dell’Avellino sulla Juve Stabia. 

Maniero ha segnato un gol importante, in un momento particolare dell’incontro in un derby che l’Avellino che non vinceva da 60 anni. Ho visto l’Avellino che mi aspettavo, squadra molto solida. Una squadra che ha un’ossatura centrale. Le fondamenta ci sono e sono anche di un certo livello. Rispetto al solito sono mancati i rifornimenti dagli esterni. Tito ha sentito la sfida con la sua terra. Bisogna dire che la Juve Stabia è una squadra forte, bisognava considerare la forza dell’avversario. L’Avellino è stato bravo nello sfruttare l’unica vera occasione che ha avuto nel secondo tempo. L’Avellino è stata squadra di categoria, non ha brillato sul piano del gioco, ma credo che per vincere i campionati servono squadre così”.

Dice la sua sull’allenatore biancoverde: “Vedo tante analogie tra mio padre e Braglia. Nel come gestiscono le piazze calde. Io penso che a Braglia caricano le critiche. Lui fa gruppo con la squadra e ha studiato questa strategia comunicativa. Lo fa per tenere tutti sulle spine e per porre degli obiettivi. Ora l’asticella è convincere la piazza che siamo sulla strada giusta, che non ci devono criticare e che ci devono lasciar lavorare in pace. Quindi è un crearsi delle sfide interne per mantenere la concentrazione dei suoi al massimo”.

Sul campionato: “Se all’inizio del campionato avessimo messo tutti questi punti di distacco tra Avellino e Ternana, ci avrebbero presi per pazzi, perché i biancoverdi non sono così inferiori come qualità e quantità di organico. La Ternana sta facendo ben oltre le più rosee aspettative, non hanno sbagliato nulla. Non credo che la Ternana si suicidi, ma bisogna fargli sentire il fiato sul collo. Ci sono tutti gli ingredienti per arrivare fino in fondo. In ottica play-off ci vogliono giocatori con gli attributi. Ci vogliono gli equilibri giusti. Poi quando hai 4 attaccanti come quelli che ha l’Avellino, prima o poi il gol lo fai. Miceli è un leader, il giusto capitano. Fa da guida in difesa”.

Infine chiude parlando dell’operato della società in merito al settore giovanile: “Mi piace il lavoro che stanno facendo con il settore giovanile. Ridare senso di appartenenza, e dare la possibilità a tanti ragazzi irpini di poter sognare di vestire la maglia dell’Avellino”.

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