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Partenza lenta e promozione in B: i precedenti che fanno sperare l’Avellino

Cosa dice la storia del campionato

La partenza a rilento ha subito sollevato un interrogativo sul campionato dell’Avellino: la squadra biancoverde può ancora competere per la promozione in B?

Con appena 7 punti in 6 partite, infatti, i lupi sono molto lontani dalla media che storicamente serve per centrare il salto in cadetteria. Un’approfondita analisi dei numeri ci dice però che sono esistite, nel corso degli ultimi 20 anni, alcune eccezioni. Andiamo a scoprire quali.

Partenza lenta e promozione in B: lo Spezia 2011-2012

Dal 2003-2004 al 2022-2023, campionati che curiosamente hanno visto entrambi trionfare il Catanzaro, il raggruppamento meridionale ha offerto indicazioni molto precise sul passo da tenere per andare in B.

Per vincere il campionato serve infatti una media punti superiore ai 2 punti a partita. Per l’esattezza, le squadre vincitrici hanno conquistato – nei primi 6 turni di campionato – una media di 12,65 punti. Il record massimo è della Juve Stabia 2018-2019; solo in 4 occasioni le regine del campionato hanno accumulato una quota pari o inferiore a 10 punti, in linea quindi con quella dell’Avellino.

Il più incoraggiante dei precedenti per i lupi è quello dello Spezia 2011-2012. In quell’avvio di campionato, infatti, la formazione ligure conquistò lo stesso numero di punti accumulato dai biancoverdi (7), riuscendo poi a centrare la promozione e addirittura il grande slam (Coppa Italia e Supercoppa).

Oltre al numero di punti ci sono altre analogie tra irpini e liguri: l’importante campagna acquisti, il conseguente entusiasmo e l’immediata svolta in panchina (Serena per Gustinetti alla 6a; Pazienza per Rastelli alla 3a).

A rafforzare gli auspici dei lupi giungono poi le cavalcate di Portogruaro (’07-08), Nocerina (’10-11) e Catanzaro (’03-04), capaci di raggiungere il primo posto dopo aver racimolato rispettivamente 8, 9 e 10 punti nelle prime 6 giornate di campionato.

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Felice Evacuo, protagonista con lo Spezia nella stagione ’11-12

I precedenti positivi nei playoff

Se la regular season offre pochi ma significativi esempi incoraggianti in ottica Avellino, lo stesso dicasi per i playoff. Sempre considerando gli ultimi 20 anni del girone meridionale – pur essendo cambiato diverse volte il formato della post-season – in 2 occasioni hanno centrato la B squadre con una media pari o inferiore a quella dei biancoverdi.

L’impresa è riuscita nello specifico alla Juve Stabia (’10-11) e al Cosenza (’17-18), entrambe artefici di un avvio di stagione a dir poco difficoltoso. Guidate entrambe da Braglia (subentrato alla 6a a Fontana in quel di Cosenza), le due squadre risalirono la china – fino al successo nei playoff – nonostante la falsa partenza con 7 e addirittura 2 punti.

Gli ultimi due precedenti incoraggianti per i lupi sono quelli di Crotone (’08-09) e Palermo (’21-22), promosse in B dopo aver racimolato 9 punti nelle prime 6. Dati alla mano, dunque, invertire il trend è complicato ma possibile. Per farlo occorre però cambiare marcia subito e mettere insieme un filotto di risultati positivi. Con il Potenza l’Avellino vuole ripartire nel segno della speranza, quella stessa suggerita dalla storia recente del campionato.

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