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Sidigas, settore giovanile tutto da decidere. Freda: “Attendiamo segnali da De Cesare”

Le attenzioni per la Sidigas Avellino in questi giorni sono rivolte agli imminenti annunci di mercato con coach Vitucci volato negli Usa per prender parte alle Summer League. Nel frattempo resta ancora in sospeso la delicata questione del settore giovanile che ha raccolto molto in termini di risultati ma ha fatto anche discutere parecchio nella passata stagione .
Coach Freda si è concluso una difficile annata. Che bilancio possiamo trattare?
«Per i risultati conseguiti non posso che essere soddisfatto dei diversi gruppi. In DNG (la nuova denominazione dell’Under 19 d’Eccellenza) abbiamo fatto un’ottima figura classificandoci quinti al termine della prima fase e abbiamo pagato cara un po’ d’inesperienza, essendo un gruppo composti  anche da molti nati nel 1996, nella decisiva gara che c’avrebbe consentito di qualificarci alla fase interzona. Alle squadre under 17 bisogna fare un plauso sia ai ragazzi sia ai coach che hanno profuso grande impegno, lavorando sulla crescita individuale dei singoli elementi che sarà utile per il futuro. Lo stesso discorso va fatto per la formazione dell’under15 eccellenza, tra le migliori a livello campano, che ha raggiunto gli spareggi Interzona cedendo il passo contro Cantù, un’avversaria che ha dimostrato la propria superiorità. Ed infine è giusto render merito ai più piccini che hanno dato vita all’under 14 e under 13 d’Elite. Per alcuni si è trattata della prima esperienza col mondo del basket e siamo certi il loro potrà essere un percorso ricco di soddisfazioni».
Sotto quest’ottica il lavoro dei tecnici si è rivelato fondamentale?
«Devo riconoscere di aver avuto a disposizione i migliori allenatori avellinesi sulla piazza coordinati dalla supervisione di Gianluca Tucci. Colgo l’occasione, inoltre, per ringraziare i vari Alessandro Marzullo, Salvatore Formato, Francesco Ricciuto, Rodolfo Robustelli, Giovanni Giannattasio e Marco Iannaccone che ci hanno permesso di portare a compimento il lavoro apprezzato da altre realtà che hanno già manifestato dell’interesse verso alcuni nostri elementi».
Quest’anno la società ha dato il via al cosiddetto “Progetto Giovani” con l’intento di metter su delle sinergie con i vivai delle varie società della provincia ma non solo.
«Si è trattato di un’iniziativa in rampa di lancio che ci auguriamo possa proseguire nella stagione che comincerà a settembre. I riscontri sono stati molto positivi anche perché abbiamo avuto la possibilità di individuare tanti giovani interessanti e, al tempo stesso, si è potuto far conoscere il nostro settore giovanile, composto da circa cento ragazzini, anche a realtà extra campane come ad esempio la Vito Lepore Potenza».
Sul campo ha parlato ed elogiato il lavoro svolto dagli allenatori e dai ragazzi. Alla luce dei noti problemi venuti fuori lo scorso febbraio, resta un rebus il futuro non proprio idilliaco, malgrado le recenti rassicurazioni del Dg Nevola.
«Il Dg Nevola e il Direttore Operativo Aloi sono stati sempre al nostro fianco dando il loro prezioso aiuto nei momenti di difficoltà. Aspettiamo di parlare con patron De Cesare che in un’intervista di inizio giugno aveva ipotizzato per il settore giovanile un aumento del budget. Finora non abbiamo ricevuto chiamate per cominciare a programmare la nuova stagione e non è un mistero che siamo già in ritardo sulla tabella di marcia. Dobbiamo salvaguardare un patrimonio di tanti ragazzi che sono desiderosi di ritornare in palestra e conoscere quali sono i nostri progetti».
Si ritiene fiducioso per il futuro del vivaio Scandone?
«Di natura sono ottimista e mi auguro una svolta in tempi immediati. Ne vale per la passione verso la palla a spicchi che contraddistingue i bambini, allenatori e genitori che numerosi sacrifici hanno sostenuto lo scorso anno per far si che tutto potesse svolgersi  normalmente. Ho ricevuto chiamate di ragazzi interessati a venir qui da un’importante vivaio nel panorama italiano».
I genitori sono disposti a rinnovarvi la fiducia malgrado quanto accaduto?
«Ringrazio tutti i genitori che sono stati vicini. Ho la certezza che avranno il piacere di accompagnare i propri figli in palestra dando la possibilità di proseguire la propria attività».
Se la società dovesse ritardare nei tempi potrebbe sollevarsi un nuovo polverone?
«Non credo assolutamente. Auspichiamo che tutto possa risolversi per il meglio».

Fonte: “Il Quotidiano del Sud” del 07-07-2014

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