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L’analisi – Avellino, la forza del gruppo. Canta il Gallo, ma non è quello pugliese

Il punto sulla 29° giornata

L’Avellino batte la Paganese, conquista il dodicesimo risultato utile di fila ed allunga il suo momento perfetto (applausi a Ghemon per le sue perfomance sanremesi). Partita scorbutica per i biancoverdi al cospetto di una squadra che si è difesa con unità e compattezza fino al momento determinante della gara. Per i lupi decisivi i cambi, con i nuovi entrati che hanno portato quel pizzico di elettricità in più per portare a casa l’intera posta in palio. Tutti utili, nessuno indispensabile. La forza della squadra di Braglia sta nel gruppo. Un gruppo coeso e unito, pronto a battagliare fino all’ultimo pallone per raggiungere il proprio obiettivo. I risultati arrivati dagli altri campi allargano il sorriso dei supporter irpini. Il vantaggio sul Bari si fa più consistente, il ritardo dalla Ternana si accorcia. Ma è bene non farsi troppe illusioni su questo fronte. Per poter sognare di vincere il campionato servirebbe un suicidio delle Fere (come sottolineato dallo stesso Braglia alla vigilia della sfida con la Paganese), una possibilità che al momento appare davvero molto remota.

Fa rumore il ko casalingo del Bari al cospetto del Potenza. I pugliesi sembravano aver trovato la strada giusta ma si sono subito impantanati. Cadendo in errori che sembravano ormai dimenticati e facendo affiorare nuovamente quei fantasmi che sembravano ormai scacciati. La sfida di sabato in casa della Ternana (sicuramente affamata di punti dopo la frenata delle ultime due giornate) potrebbe essere il definitivo crocevia della stagione biancorossa. Un nuovo ko sarebbe difficile da mandare giù. Al netto dei demeriti degli uomini di Carrera, elogi ed applausi al Potenza. Al San Nicola canta il Gallo lucano, capace di rigenerare (10 punti in 4 gare) una squadra che era in netta difficoltà. Con questi presupposti, con qualche gara da recuperare, la salvezza diretta diventa un obiettivo più che fattibile.

Il colpaccio di giornata lo firma la Juve Stabia in casa del Palermo. Dopo un inizio shock (gol regalato dopo appena sei giri di lancetta), le Vespe si sono rialzate travolgendo i rosanero e ritrovando anche i gol di Marotta (doppietta per lui). La squadra gioca bene, con il recupero degli infortunati si può guardare con fiducia al futuro. Strizzando magari anche l’occhio al quarto posto occupato attualmente dal Catanzaro. Un quarto posto che però fa gola anche a Catania e Foggia. Raffaele ha scacciato via i brutti pensieri travolgendo il Bisceglie. Marchionni ha riacceso i motori passando sul campo della Turris. La corsa è appena iniziata ma è vietato fermarsi.

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