Riscatto biancoverde
L’Avellino riscatta subito la beffa di Monopoli, battendo il Potenza e rafforzando il secondo posto in classifica. Quattordicesimo risultato utile consecutivo per i lupi, autori di una prova praticamente perfetta al cospetto di una squadra arrivata in Irpinia con numeri rilevanti alle spalle. La gara del Partenio-Lombardi non ha avuto storia, dominata in lungo e in largo dalla formazione biancoverde. La fame e la voglia di vincere di Miceli e compagni hanno preso subito il sopravvento ed hanno prodotto i frutti sperati. La beffa di sabato ed il Covid che è tornato a tormentare il gruppo potevano rappresentare ostacoli importanti sul cammino, ma sono stati spazzati via in modo perentorio. Tutti promossi o quasi, lode particolare per Riccardo Maniero. Decisivo all’andata, decisivo al ritorno, il bomber dei lupi ha offerto una prestazione da top player assoluto. La migliore, in termini di qualità e quantità, da quando veste la maglia dell’Avellino.
Bari inceppato
Grazie al pareggio del Bari il vantaggio dell’Avellino sui galletti aumenta da 5 a 7 punti. Ennesima frenata dei galletti che rischiano addirittura di cadere sotto i colpi di una Casertana di nuovo tonica dopo il ko casalingo di domenica scorsa contro il Bisceglie. La cura Carrera sembrava aver restituito cavalli importanti al motore biancorosso. Sul rettilineo però qualcosa si è inceppato, proprio quando si sognava di azionare il DRS per il sorpasso. Prioritario adesso dare un’occhiata negli specchietti retrovisori. Domenica Antenucci e compagni sono attesi al Ceravolo da un Catanzaro che, con 5 punti e una gara da recuperare, comincia a guardare al terzo posto con occhi diversi rispetto a quanto fatto finora.
Juve Stabia e Foggia ok
Nella giornata dell’ennesima prova di forza della capolista Ternana, si registra il terzo successo consecutivo di Juve Stabia e Foggia. Le Vespe espugnano il campo della Viterbese, i rossoneri quello del Francavilla decretando l’esonero di Trocini. Entrambe scattano con forza in classifica e si lasciano alle spalle un Catania sempre più in crisi d’identità. Il ko sul campo della Turris pesa come un macigno e condanna Raffaele all’esonero. Toccherà ad altri il compito di rianimare una squadra che ad inizio stagione sognava posizioni di classifica molto più nobili di quella occupata attualmente.